Imparare e studiare è ancora importante per gli anziani?
Studio e terza età possono andare di pari passo?
In molti sono convinti che il sopraggiungere della terza età sancisca il lockdown della conoscenza: “È giunto il momento di farsi da parte, in rottamazione come una macchina datata. Questa è la vita.”
Ne sei davvero così sicuro/a?
L’importanza di rimettersi in gioco, sempre
Nonostante il ritmo nell’apprendimento non sia più accostabile a quello di uno studente fresco di maturità, non c’è nulla di cui scoraggiarsi. Infatti dal momento che un individuo anziano ha dalla sua parte spesso il fattore tempo, è possibile perseguire con maggiore dedizione il proprio “Rinascimento” culturale. Rimettersi in gioco, essere curiosi e affamati di sapere, a qualunque età. Questa è la chiave della giovinezza.
A tal proposito riportiamo il parere di uno dei più grandi esperti europei di apprendimento, nonché ideatore del metodo “Genio in 21 giorni”, Massimo De Donno. Egli sostiene che con qualche semplice esercizio si possano stimolare le funzioni cognitive. Vediamo i passaggi.
La ginnastica della mente per anziani
Negli anni la scienza ha dimostrato che il cervello anziano continua a produrre neuroni proprio come quello giovane. Basta esercitarlo. Come? Grazie ad una branca specifica della scienza chiamata “neurobica” o “ginnastica della mente”.
Questa disciplina paragona il cervello ad un muscolo, e come tale deve essere allenato con regolarità. Come racconta il dottor Katz (pioniere di questo studio), abituare il cervello a costruire nuove abitudini fa sì che esso sviluppi neurotrofine, ovvero piccole proteine secrete nel sistema nervoso che favoriscono la formazione di nuove sinapsi (nuovi collegamenti tra neuroni/nuove informazioni registrate) e di dendriti (la componente del neurone che trasporta gli impulsi nervosi).
3 esercizi per allenare la mente degli anziani
1) Prova a variare per un giorno la modalità di scrittura: se scrivi con la mano destra prova ad utilizzare la sinistra e viceversa. Così abituerai il tuo cervello nell’uso di un emisfero cerebrale spesso a riposo.
2) Alterna l’utilizzo dei sensi, come aprire la porta ad occhi chiusi. Questo ti permetterà di stimolare anche il tatto, la memoria spaziale e l’udito.
3) Cambia ogni giorno, per una settimana, il percorso per andare in un luogo a te conosciuto (come il supermercato). Un ottimo esercizio affinché il cervello attivi tutti i sensi nello spazio nuovo, non potendo “viaggiare in modalità automatica” (poiché non conosce perfettamente quel tragitto).
Una famiglia nel cuore di Carmagnola
La casa di riposo Villa Serena è una Residenza Sanitaria Assistita (RSA) adattabile a qualsiasi livello di intensità assistenziale: dalle persone più autosufficienti a quelle meno autosufficienti.
Una seconda famiglia per le persone anziane. Una residenza per anziani a Carmagnola, con personale specializzato che non si limita a garantire un sostegno esperto, ma si focalizza anche sull’importanza della compagnia. Il tutto inscritto nel comfort di un albergo e al contempo nel calore di una casa privata.
La casa di riposo organizza inoltre numerose occasioni di svago grazie alle attività ricreative, pet-therapy, musicoterapia e altre ancora.