Pensione di invalidità: cos’è e come ottenerla
Come ottenere la pensione di invalidità quando si è anziani.
Quando si parla di pensione di invalidità si fa sovente confusione. Sono infatti molti gli italiani che scambiano questo insieme di prestazioni con altri argomenti analoghi come la pensione di invalidità civile, la pensione di inabilità, la pensione per ciechi e sordomuti, la pensione di accompagnamento e via dicendo.
Diventa perciò indispensabile fare chiarezza per evitare di confondere i differenti trattamenti INPS.
Cos’è la pensione di invalidità
La "pensione di invalidità" è, come dicevamo prima, un insieme di prestazioni che non riguarda soltanto l'assegno ordinario di invalidità disciplinato dalla legge n. 222/1984, ma può includere anche:
- La pensione di inabilità (erogata agli invalidi civili totali)
- La pensione di invalidità civile (spettante a coloro che hanno un'invalidità compresa tra il 74% e il 99%)
- L'indennità di accompagnamento (assegnata a chi non è autosufficiente a causa di gravi limitazioni fisiche o psichiche)
- L'indennità di frequenza (destinata ai minori che hanno difficoltà nell'inserimento scolastico e sociale)
Tuttavia molti anziani si staranno chiedendo a chi spetta la pensione di invalidità, quali sono i requisiti necessari, gli importi aggiornati e, in particolar modo, come formulare la domanda.
Come ottenere la pensione di invalidità: requisiti
L'assegno ordinario di invalidità, regolato dalla legge n. 222/1984, è una prestazione riconosciuta dall'INPS a coloro che presentano una certa riduzione della capacità lavorativa. L'articolo 1 di tale legge stabilisce che:
"Si considera invalido, ai fini del diritto all'assegno nell'assicurazione obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti dei lavoratori dipendenti ed autonomi gestita dall'Istituto nazionale della previdenza sociale, l'assicurato la cui capacità di lavoro, in occupazioni adeguate alle sue capacità, è permanentemente ridotta di almeno un terzo a causa di infermità o difetto fisico o mentale".
Detto questo, per ottenere la pensione di invalidità, oltre a presentare una riduzione della capacità lavorativa superiore a un terzo (cioè oltre il 67%), bisogna rigorosamente soddisfare i seguenti requisiti:
- Almeno 5 anni di contributi (ovvero 260 contributi settimanali)
- Almeno 3 anni di contributi versati negli ultimi cinque anni (ovvero 156 contributi settimanali)
Attenzione però. Va sottolineato che non tutti i contributi vengono considerati per il calcolo. Esistono i cosiddetti "periodi neutri", ovvero i seguenti periodi:
- I periodi di assenza per astensione facoltativa dopo il parto
- I periodi di lavoro dipendente all'estero non coperti dalle assicurazioni di interesse in base a convenzioni o accordi internazionali
- I periodi di servizio militare oltre il periodo corrispondente al servizio di leva
- I periodi di malattia che superano un anno
- I periodi di iscrizione a forme obbligatorie di previdenza diverse da quelle sostitutive dell'assicurazione Ivs per le quali è previsto un altro trattamento obbligatorio di previdenza, quando non danno diritto a una pensione
Questa tipologia di prestazione non è però legata all'età anagrafica: l'unico vincolo è di natura medico-legale e contributiva.
A chi spetta la pensione di invalidità
Le persone che possono beneficiare della pensione di invalidità sono:
- I lavoratori dipendenti iscritti al Fondo pensioni dei lavoratori dipendenti
- I lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata INPS, così come alle Gestioni speciali degli artigiani ed esercenti attività commerciali
- I lavoratori parasubordinati
- I lavoratori del settore pubblico sono invece esclusi da questa prestazione.
Come richiedere la pensione di invalidità: modalità
I cittadini che soddisfano i requisiti sopra elencati potranno richiedere la pensione di invalidità attraverso uno dei tre seguenti canali:
- Online, tramite il servizio specifico sul sito dell'INPS
- Attraverso il contact center, chiamando il numero 803 164 da linea fissa o il numero 06 164 164 da cellulare
- Rivolgendosi agli enti di patronato e agli intermediari dell'INPS
Ricordiamo che è fondamentale allegare alla domanda tutta la documentazione medica che certifichi lo status di soggetto invalido (modulo SS3), dimostrando una riduzione della capacità lavorativa superiore al 67%.
Fatto questo, dopo all’incirca due settimane l'INPS convocherà il richiedente per accertamenti prima di confermare l'invalidità.
Quanto dura la pensione di invalidità
La durata della pensione di invalidità riconosciuta dall'INPS è di tre anni. Oltrepassata questa finestra temporale, la conferma viene effettuata su richiesta del beneficiario se la riduzione della capacità lavorativa persiste.
L’anziano con pensione di invalidità deve confermarla entro sei mesi dalla data di scadenza dei tre anni e entro il 120° giorno successivo alla scadenza stessa. Qualora l'INPS dovesse confermare la prestazione per tre volte consecutive, non è più necessario rinnovare la domanda dal momento che la conferma diventa automatica.
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